Il musicista francese Claude Bolling, jazzman celebre per aver esaltato la contaminazione tra lo swing e il classico, è morto all’ospedale di Saint-Cloud, a ovest di Parigi, la notte tra il 29 e il 30 dicembre, all’età di 90 anni. Soffriva da tempo di diverse patalogie. Portavoce di quella musica per la quale la stampa americana usò, per la prima volta, la definizione Crossover Music appositamente per lui, Bolling è stato un rinomato pianista jazz, dotato di una impressionante tecnica virtuosistica, arrangiatore, direttore d’orchestra, compositore di colonne sonore per film (“Borsalino” del 1970 e “California Suite” del 1978 tra le tante) e collaboratore di star come Brigitte Bardot e Juliette Greco. Pianista di mostri sacri del jazz quali Rex Stewart, Lionel Hampton, Roy Eldridge e Kenny Clarke, con la sua big band Bolling Jazz Quartet ha riportato in auge lo stile della Swing Era e si è impegnato nella composizione di brani fra il classico e il jazz. Nato il 10 aprile 1930 a Cannes, Bolling ha studiato al Conservatorio di Nizza e poi a Parigi, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita. Bambino prodigio, a 16 anni formò ‘Le Parisienne’, un gruppo jazz che spaziava tra New Orleans revival, ragtime e bebop. All’inizio degli anni ’50 con i concerti, la partecipazione ai festival e le registrazioni in studio Bolling divenne una delle maggiori personalità del jazz europeo, insigne pianista degli stili ragtime e boogie woogie. Nel 1959 Bolling registrò un album-tributo a Duke Ellington (“Claude Bolling Plays Duke Ellington”), di cui era considerato una sorta di discepolo. Tra il 1955 e 1990 ha diretto la sua big band, con tournée in tutto il mondo. Bolling è noto, inoltre, per le sue collaborazioni con musicisti classici. La sua “Suite for flute and jazz piano trio” per Jean-Pierre Rampal, intelligente contaminazione di eleganza barocca e moderno swing, è considerato un caposaldo della Crossover Music. Bolling ha continuato a lavorare in differenti generi musicali e con altri musicisti come Alexandre Lagoya, Pinchas Zukerman, Maurice André e Yo-Yo Ma. Dagli anni ’60 in poi Claude Bolling ha anche composto e arrangiato musica per oltre 100 film, soprattutto francesi: tra di essi spiccano “Il marsigliese” (1973), “Il pericolo è il mio mestiere” (1975), “Lo zingaro” (1975), “Lucky Luke – La ballata dei Dalton” (1978), “Per caso o per azzardo” (1998). Claude Bolling ha ricevuto importanti onorificenze: la Medaglia d’Oro Maurice Ravel, è stato nominato ufficiale dell’Orde des Arts et des Lettres e Cavaliere della Legion d’Honneur de l’Ordre du Mérite, oltre che Ambasciatore francese del jazz nel mondo.
Nel 1959 Bolling registrò un album-tributo a Duke Ellington (“Claude Bolling Plays Duke Ellington”), di cui era considerato una sorta di discepolo. Tra il 1955 e 1990 ha diretto la sua big band, con tournée in tutto il mondo. Bolling è noto, inoltre, per le sue collaborazioni con musicisti classici. La sua “Suite for flute and jazz piano trio” per Jean-Pierre Rampal, intelligente contaminazione di eleganza barocca e moderno swing, è considerato un caposaldo della Crossover Music. Bolling ha continuato a lavorare in differenti generi musicali e con altri musicisti come Alexandre Lagoya, Pinchas Zukerman, Maurice André e Yo-Yo Ma. Dagli anni ’60 in poi Claude Bolling ha anche composto e arrangiato musica per oltre 100 film, soprattutto francesi: tra di essi spiccano “Il marsigliese” (1973), “Il pericolo è il mio mestiere” (1975), “Lo zingaro” (1975), “Lucky Luke – La ballata dei Dalton” (1978), “Per caso o per azzardo” (1998). Claude Bolling ha ricevuto importanti onorificenze: la Medaglia d’Oro Maurice Ravel, è stato nominato ufficiale dell’Orde des Arts et des Lettres e Cavaliere della Legion d’Honneur de l’Ordre du Mérite, oltre che Ambasciatore francese del jazz nel mondo.